Nel 2021 sono state vendute oltre 1,9 milioni di biciclette in Italia. Il dato, riportato dall’ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), è molto vicino a quello del 2020 (-2%), anno che aveva tuttavia segnato un aumento degli acquisti spinti soprattutto dall’introduzione del bonus mobilità da 500 euro. Due anni fa era chiaro quanto in Italia ci fosse una voglia inespressa di mobilità ciclistica. La notizia positiva è che, senza nessun tipo di incentivo nel 2021, famiglie, studenti e lavoratori hanno comunque dimostrato di volere pedalare: hanno infatti acquistato complessivamente un numero quasi identico di bici rispetto all’anno precedente.
Il mercato bici in Italia si dimostra solido, nonostante le difficoltà legate alla carenza di componenti e materiali. Le biciclette tradizionali, con oltre 1,6 milioni di pezzi venduti, hanno registrato una leggera flessione (-3%) rispetto al 2020; continua poi il successo delle biciclette a pedalata assistita: 295mila vendute nel 2021 (+5%). Sulle ebike proprio FIAB è stata tra le prime realtà, in tempi non sospetti, a elencarne i pregi, soprattutto per contribuire a togliere auto dalle strade e dare quella spinta in più al pendolarismo quotidiano che magari necessita di diversi chilometri tra casa e ufficio e il superamento di qualche dislivello.
«Il dato conferma una robusta tendenza strutturale, che prosegue anche in assenza di incentivi, e che per le e-bike addirittura si rafforza – ha commentato il presidente FIAB, Alessandro Tursi -. Ora occorre puntare sugli incentivi realmente efficaci: il finanziamento consistente e permanente delle infrastrutture e dell’intermodalità tra bici e trasporto pubblico, oltre a rendere il limite 30 km/h la regola in ambito urbano, come già avviene in diversi paesi».