Ancora una volta sono costretto a fare delle precisazioni.
Il ciclista che corre dove non deve è giusto che sia sanzionato. Le regole della circolazione stradale esistono per i ciclisti ma esistono anche per tutti gli altri utenti, automobilisti compresi. Mi piacerebbe sapere se l’assessore Cicero pensa di sanzionare anche il SUV che ho visto tranquillamente transitare sulla corsia degli autobus all’ora di punta davanti alla stazione. Oppure tutti gli automobilisti che adesso, dopo la rimozione dei sistemi di rallentamento, hanno preso il Biron come una pista di velocità (i vicentini sanno di cosa parlo ). La stampa evidentemente non ha nulla da scrivere se continua a “cercare la lite” fra l’Assessore e i ciclisti… in ogni caso il transito in bicicletta in “area pedonale” è consentito dal c.d.s. compatibilmente con il “traffico pedonale”.

Infine trovo fuori luogo la minaccia di chiusura di Corso Palladio alle biciclette. Questi esercizi di “forza”, se così possiamo chiamarli, non portano a nulla.


Marco Galla
Presidente di FIAB Vicenza Tuttinbici

 

Il precedente non è di certo dei migliori. «Fucilare i ciclisti che non vanno sulle piste ciclabili dove ci sono; fucilarli». Correva l’anno 2015 Claudio Cicero, mentre era seduto sui banchi dell’opposizione in Consiglio comunale, dopo essersela presa con nomadi (paragonati a «maiali») e democrazia («Sono per il dente per dente») per citarne alcune, aveva deciso di mettere nel mirino le biciclette. Non tutti i ciclisti, sia chiaro, ma solo quelli che non rispettano le regole.

Ora, quando sono trascorsi due anni e mezzo, Cicero torna alla carica. Certo, i toni non sono più quelli di una volta e anche lui non è più un “semplice” consigliere comunale ma assessore che si occupa della mobilità, tuttavia nel mirino ci sono sempre loro.

Con riferimento, però, a chi va troppo veloce in corso Palladio. «Me ne hanno segnalati numerosi – racconta – e intendo fare qualcosa, perché venga moderata la velocità». L’assessore, che è abituato a pensare e fare in tempi rapidissimi, cala quindi la sua soluzione: «Potremmo mettere dei vigili lungo corso Palladio che sanzionino tutti coloro che vanno troppo veloci. Non può essere che un pedone sia messo in pericolo da una bicicletta che sfreccia in corso Palladio».

Lo stesso tema, a dire la verità, era stato trattato da Achille Variati due anni fa. «Tra un ciclista e un pedone, quest’ultimo è più debole – aveva specificato Variati – e in corso Palladio passano anche i bambini. Il ciclista deve quindi avere rispetto degli altri utenti della strada; deve capire che sta guidando un veicolo, per cui non può viaggiare contromano, non dare la precedenza e girare senza rispettare le regole. Non mi costringano a chiudere la circolazione alle bici in corso Palladio».

 

da “Il Giornale di Vicenza”, 10 luglio 2018, di Ni.Ne.